2. Il suono è vita

Non così diversamente dalle nostre, le società dei cetacei si fondano sulla condivisione del sapere acquisito e sulla capacità di trasmetterlo. Poter parlare con qualcun altro ci permette di riconoscerci come parte della stessa comunità. Questo fenomeno di trasmissione dei dati e di coesione sociale, gli scienziati l’hanno definito cultura.  Su quale linguaggio si basa allora, la cultura dei capodogli? Il suono di base, per questi animali, è il click; a cambiarne l’utilizzo e il significato è il modo in cui viene emesso. Il primo uso è legato alla caccia, l’altro invece alla dimensione sociale del capodoglio, alla cura delle relazioni: in questo caso si tratta di click distinti dai pattern, cioè dalle sequenze che servono a farsi riconoscere come membri dello stesso clan. I clan non si distinguono tra loro soltanto dai modi in cui cacciano, i modi in cui si spostano e fanno le loro cose: i clan di capodogli si identificano soprattutto attraverso i suoni che emettono. Come si riconoscono, allora, i capodogli del Mediterraneo? E quelli dei Caraibi? E soprattutto: di cosa è fatta, la vita dei capodogli? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Om Podcasten

Da poco più di mezzo secolo conosciamo bene i canti delle balene, ma un po' meno i clic dei capodogli: quelli che emettono e con cui riescono a toccarsi, attraverso le distanze oceaniche. Come ci riescono? Sonar è un documentario in forma di podcast: si ascolta, e si interroga sull’ascolto.  È un podcast del Post che prova a capire come i suoni creino la realtà e le società, per gli animali umani e non umani. Lo ha scritto Nicolò Porcelluzzi, scrittore e editor del Tascabile (Treccani), autore di podcast e co-autore della newsletter MEDUSA, che dopo avere letto i libri sui capodogli, ha iniziato ad ascoltarli.