02. Un pediluvio fatale

Ansiosi di capire cosa è successo, i famigliari di Wilma si improvvisano investigatori e, in un sopralluogo a Torvaianica, raccolgono informazioni allarmanti. Con la comparsa in scena della prima testimone, però, prende forma una ricostruzione ufficiale che punta decisa sulla tesi della disgrazia, avallata anche dall’autopsia. Mentre si celebrano i funerali di Wilma, il questore di Roma, Saverio Polito, annuncia l’imminente chiusura del caso. Ma la fretta degli inquirenti, unita ai tanti dettagli che non tornano, mette in allerta la stampa, che inizia a fare domande CapitoliSopralluogo a Torvaianica | Italia in giallo, Nastro nr. 2, maggio 1954La donna del treno e la tesi della disgraziaI protagonisti - Come cambia l’Italia negli anni del caso Montesi | Capitolo 1: la famiglia, con Adelina MoffaAutopsia e nuovi testimoniIl funeraleCaso chiuso, anzi noGhost Track: Meno sai, meglio èContributiLa fortuna di essere donna, Alessandro Blasetti, 1956Belle ma povere, Dino Risi, 1957La romana, Luigi Zampa, 1954

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Nella primavera del 1953, il corpo senza vita di una ragazza di 21 anni viene ritrovato su una spiaggia  vicino a Roma. Sembra solo un fatto minore di cronaca nera, qualcuno dice una disgrazia, o forse un suicidio. Diventerà invece il primo grande scandalo della Repubblica italiana, che accompagnerà il nostro Paese per 5 anni formidabili, quelli che segnano l'uscita definitiva dalle difficoltà del dopoguerra e preparano al benessere del boom economico e alla magia della Dolce Vita. Ma la storia di Wilma Montesi sembra anche il prologo del grande libro dei misteri d'Italia, un crimine talmente irrisolto che, per la giustizia italiana, non si può nemmeno ufficialmente chiamare crimine.