Re Jannik!

Super domenica di sport: cominciamo dal tennis e dalla vittoria di Jannik Sinner, in finale contro Zverev, che vale il secondo trionfo consecutivo dell’italiano agli Australian Open. Ne parliamo con Paolo Bertolucci e con Barbara Rossi. Con Sandro Sabatini e Stefano Colantuono torniamo al mondo del calcio e facciamo il punto sulle big di Serie A e su una classifica che va via via definendosi.Più nel dettaglio, Franco Vanni ci porta a Lecce, dove tra pochi minuti scenderà in campo l’Inter di Inzaghi, chiamata a stare al passo di Napoli e Atalanta.Spazio poi alla Juventus: dopo le incoraggianti prestazioni contro Atalanta e Milan, la squadra di Thiago Motta cade a Napoli al culmine di un secondo tempo molto difficile e si allontana ancora di più dalla vetta della classifica. Della gara di ieri discutiamo con Guido Vaciago, Massimo Zampini e Max Gallo.Mario Ielpo poi analizza con noi la sfida delle 12,30, con il nuovo Milan di Conceicao che centra una vittoria contro il Parma in un finale clamoroso.Infine, con Massimo Caputi, parliamo della gara della Roma e di quella, in programma stasera, tra Lazio e Fiorentina.

Om Podcasten

Con Carlo Genta e Pierluigi Pardo, lo sport appassiona e diverte. Le voci e i suoni del calcio. Una lettura ironica e coinvolgente degli avvenimenti dell'attualità sportiva, senza fanatismi e senza tecnicismi. Commenti, interviste e soprattutto il dibattito con gli ascoltatori, che sono Tutti convocati. È come andare al bar sport: fra una risata, un commento, lo sport con Genta e Pardo è per tutti.E alla domenica, dopo le partite Tutti Convocati Weekend, condotto da Giovanni Capuano, con la partecipazione dell'immancabile Pierluigi Pardo per commentare insieme agli ascoltatori un rigore mancato, un gol rubato e un risultato con il cuore di chi la passione la vive, la racconta e ci gioca. Con imitazioni, tic, smorfie, scherzi da spogliatoio e ironia irriverente. L'unico programma in diretta sul calcio a partite appena finite, in cui da casa o dallo stadio gli ascoltatori possono dire la loro perché sono sempre convocati.