Ep.4: Una storia ancora aperta

Quando Grace Ngulube capisce di avere l’Hiv ha solo 11 anni. Nessuno glielo dice chiaramente, almeno non subito, ma l’atteggiamento degli adulti attorno a lei cambia e il suo cuore va in pezzi. In Africa la sua non è una tragedia isolata, ma la storia di molti ragazzi che, come lei, sono stati contagiati già nel grembo materno. Don Dante Carraro di Cuamm lavora proprio al fianco degli adolescenti africani, le categorie più a rischio nel continente. Dalla sua prospettiva, aiutare i giovani a conoscere ed evitare il rischio di contrarre l’Hiv è fondamentale. È una sfida che dobbiamo vincere anche in Occidente, dove, come ci ricorda Jonathan Bazzi, la paura del virus ci spinge a una sorta di negazione. Nonostante i progressi, però, lo scoglio culturale non è ancora l’ultimo: la sfida politica per diffondere test e terapie è ancora aperta.

Om Podcasten

Tra l'ottobre 1980 e il giugno 1981, cinque giovani uomini si presentano a un ospedale di Los Angeles con una strana infezione polmonare e il sistema immunitario compromesso. Sono i primi cinque casi di quella malattia che verrà chiamata Aids: sindrome da immunodeficienza acquisita, causata dal virus dell'Hiv. Un filo rosso attraversa la storia e la geografia della pandemia che ha portato alla morte di più di 36 milioni di persone nel mondo e che ha causato discriminazioni e sofferenze ai sieropositivi. Dalla mobilitazione sociale per mettere fine allo stigma e garantire cure e assistenza, ai progressi sanitari ottenuti grazie alla collaborazione internazionale, racconteremo i punti di svolta nella lotta all'Aids e le sfide ancora da vincere.