Il suicidio dell’ex killer del clan Mariano

Lo hanno trovato appeso al soffitto. Impiccato, un probabile suicidio. Anno 2006, in un appartamento anonimo di Firenze, l’ex killer del clan Mariano si sarebbe ammazzato in preda alla solitudine che aveva segnato gli ultimi anni di vita. Pasquale Frajese, detto Linuccio e Secondigliano, prima di morire, ha rivisto i momenti clou della sua vita da killer: la strage del Molosiglio; il delitto del by night San Francisco e l’agguato che costò la vita dell’agente D’Addario, che sacrificò se stesso per salvare la figlia durante un conflitto a fuoco nella terribile Pasqua napoletana del 1991. Una galleria di mostruosità, una sola convinzione: «Ho pagato solo io, che fine hanno fatto i killer che ho accusato?»

Om Podcasten

Vivono tra noi, li puoi trovare al bar o allo stadio, in pizzeria o sul lungomare. Sono assassini impuniti, gente che l’ha fatta franca, vivono con uno o più delitti sulla coscienza e hanno una certezza: sanno che non avranno alcun castigo. Sono i demoni napoletani, protagonisti di Verità imperfette, il podcast di Leandro Del Gaudio. C’è un filo rosso che lega storie diverse, avvenute in epoche e luoghi differenti: le verità scritte dalla cronaca o da sentenze di Tribunale sono qualcosa di incompiuto, di irrisolto, perché lasciano sullo sfondo moventi e responsabilità che nessuno ha messo a fuoco.