Quarant'anni fa l'arresto di Enzo Tortora

Pentiti paranoici a caccia di benefici carcerari, disponibili a sostenersi reciprocamente, un’inchiesta priva di riscontri, ma ancorata ad alcuni colpi ad effetto: come la storia di una paginetta di agendina telefonica nella quale spiccava il nome del presentatore più famoso in Italia; il riferimento ad alcuni centrini fatti da un detenuto per camorra, scambiati per parole in codice per celare traffici di droga; ma anche la strana testimonianza di una coppia di coniugi, pronti a vendere il finto scoop di uno scambio di cocaina e soldi in uno studio televisivo milanese. Sono questi gli ingredienti dell’inchiesta napoletana culminata il 17 giugno di 40 anni fa nell’arresto di Enzo Tortora, giornalista e presentatore al top della sua fama, che - ogni venerdì sera - inchiodava 26 milioni di italiani alla tv con il suo Portobello.

Om Podcasten

Vivono tra noi, li puoi trovare al bar o allo stadio, in pizzeria o sul lungomare. Sono assassini impuniti, gente che l’ha fatta franca, vivono con uno o più delitti sulla coscienza e hanno una certezza: sanno che non avranno alcun castigo. Sono i demoni napoletani, protagonisti di Verità imperfette, il podcast di Leandro Del Gaudio. C’è un filo rosso che lega storie diverse, avvenute in epoche e luoghi differenti: le verità scritte dalla cronaca o da sentenze di Tribunale sono qualcosa di incompiuto, di irrisolto, perché lasciano sullo sfondo moventi e responsabilità che nessuno ha messo a fuoco.