Rogue che? Roguelike, o il ritorno del concetto di “gettone”

Corre il 1980 e sullo schermo di un computer con sistema operativo Unix sta girando Rogue, un’epica avventura a base di labirinti - anzi, dungeon -  goblin e guerrieri.Nonostante il suo look primitivo, Rogue conquistò il pubblico e venne convertito su una miriade di piattaforme dell’epoca, dallo ZX Spectrum all’Amiga 500. Non è certo famoso come Pac-Man e Super Mario Bros, ma la sua eredità ha regalato uno dei trend più affascinanti del game design degli ultimi dieci anni: i roguelike, i figli di Rogue! Ma perché questo successo è così importante?A Videogame ne parliamo con Mattia Ravanelli, decano del giornalismo videoludico italiano, autore della newsletter "Le parole dei videogiochi", e Simone “VKing” Larivera, streamer professionista, anche noto come il re dei videogiochi.

Om Podcasten

Sono ovunque, anche dove non te lo aspetti. E non sono l’ultima moda passeggera, come in molti credono, ma sono destinati a ridisegnare le nostre vite, ben oltre il tempo libero. Parliamo dei videogiochi che, evasi dalle console, dai pc di qualche nerd e dalle sale arcade anni ‘80, sono diventati un fenomeno inarrestabile, che ha cambiato, oltre all’intrattenimento, la didattica, la comunicazione, lo sport, l’economia fino a conquistare il mondo intero. “Videogame - Molto di più in gioco” è la nuova serie podcast di Radio 24 in cui Emilio Cozzi, giornalista e divulgatore di spazio e tecnologia, racconterà come e perché i videogame sono parte della vita quotidiana di tutti noi, anche di chi non se n’è accorto .CREDITIVideogame - Molto di più in gioco di Emilio CozziSound design Alessandro ChiappiniProducer Riccardo Poli e Pier-Luca PuzzangheraCoordinamento editoriale Alessandra Scaglioni