Resistere a Scampia, Ciro Corona e la biblioteca senza bambini
La storia che Luca Benecchi, inviato del Sole 24 Ore, racconta è quella di una biblioteca all’ombra delle Vele di Scampia. Chi l’ha fortemente voluta si chiama Ciro Corona. È nato qui nel 1980. Non se ne è mai andato. Aveva tre possibilità di vita: unirsi alla Camorra, rifiutarla o fuggire lontano. Il destino l’ha portato nella scuola che frequentava da ragazzo. Una scuola che la Camorra usava come deposito di armi, un rifugio per tossicodipendenti conosciuto come “la casa della morte”. Qui, negli anni, ha creato un centro di resistenza, uno spazio per il quartiere che accoglie profughi e detenuti. E poi un biblioteca per i bambini desiderosi di leggere e studiare. Ma c’è un problema: Ciro Corona per le istituzioni locali è un abusivo...