Edith Bruck e la marmellata in una gavetta - di Maria Luisa Colledani

Non ha neppure 12 anni Edith Bruck quando, nel 1944, arriva al lager di Auschwitz con la sua famiglia, originaria di un piccolo villaggio dell'Ungheria. Soffre la fame, il freddo, la brutalità delle SS. Vede il fumo alzarsi dal camino dei crematori. La sorella Judit la conforta, così come piccoli gesti di umanità. Tanti i campi di sterminio in cui vive e sa trovare forza in una gavetta che un tedesco le lancia e dentro cui c'è della marmellata o in un cuoco che le chiede come si chiama, a lei che era diventata solo un numero. Riesce a sopravvivere alla Marcia della morte e al dolore, sceglie l'Italia come patria adottiva e l'italiano come lingua-corazza per raccontare l'orrore. È scrittrice e poetessa e ci ricorda che, anche all'inferno, balugina la speranza.

Om Podcasten

“Voci della memoria”, la serie podcast con i racconti di chi è sopravvissuto alla Shoah. Voci potenti e preziose raccolte e narrate da chi vuole che il passato non venga dimenticato. Un podcast prodotto e curato dalla redazione de Il Sole 24 Ore e di Radio 24 in collaborazione con l’Associazione Figli della Shoah .