Educazione rap e cultura hip hop. Con Amir Issaa

Rap e trap oggi parlano ancora un linguaggio violento, come quello dell’hip hop delle origini, nato nel Bronx degli anni ‘70. Si tratta quindi di forme d’arte diseducativa? Anche se molti intellettuali lo pensano (e anche il Ministero della Cultura), c’è chi al contrario si spende da anni per portare quest’arte nelle scuole come mezzo di espressione libera. Amir Issaa, rapper ed educatore romano di origini egiziane, ospite della seconda puntata di MIND THE RAP, parte dalla propria storia personale per mostrare il ruolo positivo che può avere il rap nell’indirizzare i più giovani. Mettendo in chiaro il codice fondativo del rap, ne riconosce comunque la misoginia e apre alla possibilità di fare un rap diverso.Le canzoni sono di proprietà di Amir Issaa, riprodotte per gentile concessione.LA PROSSIMA VOLTA IL FUOCO(A. Issaa – G. Duprè)Lyrics: Amir Issaa – Produced by: Sinner The SickestSO FARE SOLO QUESTO(A. Issaa – D. Luzi)Lyrics: Amir Issaa – Produced by: LuzeeMIND THE RAP è un podcast di Koliba, scritto e ideato da Veronica Tosetti.Direzione editoriale: Nina Komadina e Pietro Rapuano Post-produzione: Pietro RapuanoGrafiche: Rosie SpinielloIn redazione: Antonio D'AmoreSeguici su Instagram: www.instagram.com/koliba.igI nostri contatti e link: linktr.ee/koliba

Om Podcasten

Il rap attraversa una fase di successo indiscusso. Il genere è spesso additato per il linguaggio violento e discriminante, soprattutto verso donne e altre minoranze. Si può essere femminist3 e amare il rap? Partendo da questa domanda, Veronica Tosetti intervisterà giornaliste, attiviste e addette ai lavori per fare un’analisi del rap da un punto di vista transfemminista intersezionale e aprire a un dibattito. Si può definire il rap un genere misogino? Si può immaginare e fare un rap diverso? Quali discriminazioni vivono le donne nel rap e nell’industria discografica nella sua interezza?